La fattura del Nutrizionista


Il contenuto di una Fattura

  • Dati del Professionista: denominazione, l’indirizzo dello studio, la partita IVA e il codice fiscale.
  • Dati dell’intestatario: paziente.
  • La numerazione progressiva per anno fiscale.
  • Descrizione delle prestazioni realizzate
  • Contributi previdenziali: il Biologo Nutrizionista ha l’obbligo del versamento del contributo Enpab del 4% su ogni fattura emessa.
  • Marca da bollo: deve essere applicata dal professionista nelle fatture senza IVA di importi superiori a € 77,47 ed è un tributo a carico del cliente.
  • L’importo da pagare: somma delle prestazioni, marca da bollo e contributi previdenziali.
  • L’IVA: in Italia le prestazioni sanitarie sono completamente esenti da IVA.

Posso detrarre le visite dal nutrizionista nel mio Modello 730?

Sì, le spese sostenute per visite nutrizionali, con rilascio di diete alimentari personalizzate, eseguite da professionisti iscritti all’Albo dei biologi, rientrano nel novero delle spese sanitarie che danno diritto alla detrazione Irpef del 19% per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro.

Non è necessaria la prescrizione medica.

Per poter detrarre le spese mediche i contribuenti interessati devono poter dimostrare di avere effettuato il pagamento delle spese sanitarie con uno strumento di pagamento tracciabile: carte di debito e carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari o altri strumenti di pagamento tracciabili (pagamenti elettronici, etc.).

Anche i biologi nutrizionisti devono avere un POS?

Si, dal Giugno 2014 tutti i professionisti hanno l’obbligo di dare la possibilità di far pagare i propri clienti con sistemi di pagamento elettronici quali ad esempio bancomat o carte di credito attraverso un dispositivo POS (D.Lgs. n. 179/2012)